Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti
in S. Giustino - Chieti



La Processione è soltanto il momento culminante della Passione. In realtà essa viene vissuta intensamente in un arco di tempo più lungo che va dalla Domenica delle Palme al Sabato Santo. La mattina della Domenica delle Palme, infatti, tutti i gli aggregati del Sacro Monte con i giovani destinati ad indossare l'elegante marsina nera, sono convocati nella Cappella della Confraternita adiacente alla cripta per ricevere gli abiti. È un momento di grande esaltazione e affiatamento collettivo. Ciascuno si mostra consapevole e compreso del proprio ruolo. Il Mercoledì mattina la moglie del governatore, la priora, le mogli dei governatori preccedenti si recano in cappella per la commovente vestizione della statua della Madonna, che per tutto l'anno ha indossato abiti quotidiani. In quest'occasione essa viene estratta dall'armadio che la custodisce e rivestita dei preziosi abiti a lutto. È l'unico momento dell'intero rito in cui le donne prendono parte attiva. Il Venerdì mattina i simboli vengono portati dal deposito della cripta nella chiesa superiore e disposti nelle navate laterali. Le statue della Vergine e del Cristo vengono collocate, invece, nella cappella del Segretariato. Ne verranno tratte fuori soltanto al momento della Processione. Quando tutto l'allestimento è concluso, i coristi e i musicisti eseguono le prove generali del Miserere. La cattedrale si riempie allora di chietini. Per l'evento tornano da ogni parte i nostri cittadini che non mancherebbero per nessuna ragione al mondo all'appuntamento più importante della nostra tradizione. Prima dell'avvio dell'esecuzione musicale ci si rincontra con vecchi amici, ci si saluta fraternamente, si snodano ricordi antichi e recenti. I maestri, il direttore d'orchestra e il direttore del coro compaiono ai piedi della larga scalea su cui si sono disposti i cantori e i musicisti: centinaia di voci e violini. Parte il salmo e un profondo silenzio domina tutta la chiesa. La musica è toccante, le voci potenti; tutti conoscono a memoria la melodia e i versi, ma è come se venisse eseguita per la prima volta. Il Sabato mattina le statue del Cristo e della Madonna sono esposte alla devozione dei fedeli, mentre due confratelli montano la guardia al Cristo. A mezzogiorno i confratelli del Sacro Monte provvedono a riporle nei loro luoghi consueti, la Madonna nell'armadio della Sagrestia e il Cristo nella splendida nicchia ricavata dietro l'altare della cappella.

Camillo Gasbarri




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